Il castello nella valle | La torre riemerge!
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La torre riemerge!

Poichè l’elemento più rappresentativo e riconoscibile della fortificazione è la torre, i lavori si sono inizialmente concentrati su di essa.

Per prima cosa sono state tolte l’edera, che ricopriva la struttura andando con le sue radici a interferire e creare dissesto tra i blocchi di pietra, e le piante cresciute all’interno e sulle creste dei muri. Già questa operazione ha consentito di avere un’immagine più imponente della torre e di valutare le effetttive condizioni delle murature per poter intervenire sulle parti più ammalorate.

Un elemento importante venuto maggiormente in luce è la notevole quantità di blocchi decorati con bugnatura in rilievo. Questa tecnica decorativa era in uso in modo particolare tra il XII e il XIII secolo, anche se la si trova fino al XV secolo.

La struttura della torre si presentava sconnessa soprattutto sulla parte interna, infatti erano cresciuti addirittura piccoli alberi all’interno dei muri e ciò aveva causato la caduta dei blocchi di pietra che li costituivano e creato dei vuoti che mettevano a rischio la stabilità delle parti alte della struttura.

Utilizzando i blocchi di pietra che sono stati trovati sul posto e che nel tempo erano crollati dalle parti più alte della torre, sono stati colmati i vuoti nei muri, dopodichè, utilizzando la tecnica che i restauratori chiamano “scuci-cuci”, cioè togliendo i blocchi dissestati e ricollocandoli nella loro esatta posizione, sono state ricomposte le sommità dei muri e le porzioni di parete che si presentavano più indebolite.

La pulizia dalla vegetazione ha evidenziato la presenza dei resti di un pavimento in malta a circa due terzi di altezza rispetto al pianoro interno. Questo definisce con sicurezza la presenza di una suddivisione interna a piani, la maggior parte dei quali probabilmente realizzati con impalcato in legno poggiante su travi di cui restano gli alloggiamenti nelle murature.

Anche la pulizia del muro di contorno alla torre sul lato Sud ha riservato delle sorprese.

Infatti si possono identificare almeno tre momenti diversi di costruzione di tale muro, ma in particolare il fatto che in un primo momento di utilizzo della torre esso non esistesse.

Si può notare che mentre nella base del muro i blocchi di pietra sono collocati ad incastro con la base della torre, da un certo punto in poi le due strutture mostrano una netta suddivisione e il muro poggia sulla torre. A sostegno di ciò c’è anche il fatto che alcune pietre della torre con la bugnatura decorativa rimangono nascoste da questo muro mentre per loro stessa natura avrebbero dovuto essere a vista.

Inoltre la parte sommitale del muro è stata aggiunta successivamente posizionando a secco pietre più piccole.

Terminati i lavori di consolidamento si è potuto cominciare a lavorare all’interno per svuotare la torre dalla maceria e verificare la presenza di un eventuale pavimento più in profondità.

Dopo circa 40 cm dal livello di calpestio odierno si è messa in luce una risega nel muro che sta ad indicare la presenza di un piano e di un ulteriore ambiente sottostante ancora tutto da scoprire.

Prossimo step operativo sarà quello di svuotare completamente la torre.